Beni paesaggistici

Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.lgs. 42/2004), con il dettato dell’articolo 131, contribuisce a delineare il concetto di Paesaggio definendolo “territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni” che costituiscono la “rappresentazione materiale e visibile dell’identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali“. Ne consegue la necessità di tutelare il Paesaggio al fine di “riconoscere, salvaguardare e, ove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime.”

Il Ministero e le regioni definiscono d’intesa le politiche per la conservazione e la valorizzazione del paesaggio tenendo conto anche degli studi, delle analisi e delle proposte formulati dall’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio, istituito con decreto del Ministro, nonché dagli Osservatori istituiti in ogni regione con le medesime finalità.” (art. 133, comma 1).

Lo Stato e le regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in ragione dei differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono. A tale fine le regioni sottopongono a specifica normativa d’uso il territorio mediante piani paesaggistici, ovvero piani urbanistico-territoriali con specifica considerazione dei valori paesaggistici, entrambi di seguito denominati: “piani paesaggistici”. L’elaborazione dei piani paesaggistici avviene congiuntamente tra Ministero e regioni, limitatamente ai beni paesaggistici di cui all’articolo 143, comma 1, lettere b), c) e d) ” (art. 135, comma 1).

“[…]i piani paesaggistici definiscono apposite prescrizioni e previsioni ordinate in particolare:

a) alla conservazione degli elementi costitutivi e delle morfologie dei beni paesaggistici sottoposti a tutela, tenuto conto anche delle tipologie architettoniche, delle tecniche e dei materiali costruttivi, nonché delle esigenze di ripristino dei valori paesaggistici;
b) alla riqualificazione delle aree compromesse o degradate;
c) alla salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche degli altri ambiti territoriali, assicurando, al contempo, il minor consumo del territorio;
d) alla individuazione delle linee di sviluppo urbanistico ed edilizio, in funzione della loro compatibilità con i diversi valori paesaggistici riconosciuti e tutelati, con particolare attenzione alla salvaguardia dei paesaggi rurali e dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.” 
(art. 135, comma 4).

In data 8 giugno 2011, tra il Ministero per i Beni e le attività culturali e la Regione Marche è stato firmato il Protocollo di Intesa per l’elaborazione congiunta della verifica e dell’adeguamento del vigente Piano Paesistico Ambientale delle Marche (http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Paesaggio-Territorio-Urbanistica-Genio-Civile/Paesaggio#PPAR—Piano-paesistico-ambientale-vigente ) ai sensi del D. Lgs 42/2004 artt. 143 e 156.

La ex Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle marche e poi il Segretariato Regionale del MIBAC per le Marche hanno coordinato per il Ministero la suddetta attività di adeguamento del Piano paesaggistico, ancora in fase di svolgimento, che consiste “nella ricognizione del territorio oggetto di pianificazione mediante l’analisi delle sue caratteristiche paesaggistiche, […] nella ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi dell’articolo 136 e delle aree tutelate ope lege dall’art. 142, loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione, nonché determinazione di  specifiche prescrizioni d’uso, intese ad assicurare la conservazione dei caratteri distintivi di dette aree e, compatibilmente con essi, la valorizzazione.” (art. 143)

Ad oggi, nella Regione Marche, sono 293 le aree dichiarate di notevole interesse pubblico, ai sensi dell’art. 136, di cui sono state redatte le schede di identificazione, delimitazione e rappresentazione secondo le indicazioni della DG PaBAAC.

Sono 206 le aree dichiarate di interesse archeologico, ai sensi del Titolo I della Parte II del Codice e meritevoli di tutela paesaggistica ai sensi dell’art. 142,comma 1 lettera m), per le quali sono state redatte le suddette schede di identificazione, delimitazione e rappresentazione.

Per conoscere i beni paesaggistici individuati nella Regione Marche è possibile consultare il web gis http://ctr.regione.marche.it/BP/default.aspxprogetto nato in collaborazione tra Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Marche.

A seguito della ricognizione di tali beni paesaggistici, il Comitato Tecnico Scientifico interistituzionale tra Regione Marche e Ministero è attualmente al lavoro per la definizione delle prescrizioni d’uso dei suddetti beni e procederà successivamente all’adeguamento delle Norme Tecniche di Attuazione (cioè quelle norme che definiscono le regole, le prescrizioni, i limiti, i parametri, gli standard, le procedure di attuazione e il raccordo delle norme di settore), a quanto previsto dal Codice dei beni culturali.

Tramite la Commissione Regionale per la tutela del paesaggio (art. 137), composta dal Segretario regionale, dal Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio, da due responsabili preposti agli uffici regionali competenti in materia di paesaggio e da tre membri nominati dalla regione tra soggetti con qualificata, pluriennale e documentata professionalità ed esperienza nella tutela del paesaggio e dal rappresentante del competente comando regionale del Corpo forestale dello Stato nei casi in cui la proposta riguardi filari, alberate ed alberi monumentali, si procede in modo continuativo alla formulazione di proposte di dichiarazioni di notevole interesse pubblico, anche avviate su iniziativa di parte, al fine di tutelare le ulteriori aree di valore paesaggistico individuate.

Le più recenti aree dichiarate di notevole interesse pubblico sono:

–      1) Villa Colle Sereno “Censi Buffarini” nel Comune di Montemarciano (AN)

–      2) area denominata Monte sita nel Comune di Penna S. Giovanni (MC)

I beni paesaggistici tutelati sono anche consultabili tramite il SITAP http://www.sitap.beniculturali.it/ che, riguardo la Regione Marche, verrà aggiornato alla conclusione delle attività di adeguamento del Piano Paesistico ambientale regionale.

Ultimo aggiornamento

8 Luglio 2024, 10:12