Valorizzazione

La valorizzazione del patrimonio culturale statale consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina di  tutte quelle attività a cura dell’Amministrazione dei Beni Culturali volte a promuovere la conoscenza del patrimonio nazionale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione del patrimonio stesso ad ogni tipo di pubblico, al fine di incentivare lo sviluppo della cultura.

La valorizzazione comprende, inoltre, finalità educative di stretto collegamento con il patrimonio, al fine di migliorare le condizioni di conoscenza e, conseguentemente, anche di conservazione dei beni culturali e ambientali, incrementandone la fruibilità. Anche la promozione ed il sostegno di interventi di conservazione dei beni culturali rientrano nel concetto di valorizzazione.

In riferimento al paesaggio, la valorizzazione riguarda la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela, come pure la realizzazione di nuovi valori paesaggistici. Tutti questi interventi devono essere effettuati in forme compatibili con la tutela e in modo tale da non pregiudicarne le fondamentali esigenze. Tutela e valorizzazione sono, quindi, attività strettamente collegate ed è responsabilità.
Il Codice dei beni culturali (d.lgs n.42/2014 art. 7) fissa i principi fondamentali in materia di valorizzazione del patrimonio culturale, nel rispetto dei quali le regioni esercitano la propria potestà legislativa, perseguendo il coordinamento e l’integrazione delle attività di valorizzazione dei beni pubblici, anche grazie all’intervento di privati.
Le attività di valorizzazione dei beni culturali di proprietà sia pubblica che privata, la qualità delle attività e le forme di gestione delle attività stesse (diretta o indiretta), sono definite dagli articoli da 111 a 115 del Codice.
In particolare l’articolo 112, comma 4, prevede la figura dell’accordo come forma di svolgimento delle attività di valorizzazione dei beni culturali e particolarmente come modalità di esercizio congiunto delle funzioni tra Stato, regioni e altri enti pubblici territoriali.

In seguito alla riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali con Dpcm n. 171 del 2014, la valorizzazione del patrimonio culturale statale è affidata principalmente al Polo museale regionale (http://www.musei.marche.beniculturali.it/), che opera per favorire il dialogo tra enti statali e locali, tra realtà museali pubbliche e private, per la costruzione del sistema museale regionale, ma anche il Segretariato regionale svolge attività di valorizzazione, principalmente attraverso:

–          La Commissione Regionale per il Patrimonio culturale, di cui il Segretario regionale è presidente, ai sensi dell’art 39 del dpcm n.171/2014: la CoRePaCu concede l’uso dei beni culturali in consegna al Ministero,  ai sensi degli articoli 106 e 107 del Codice ed esprime pareri sugli interventi da inserire nei programmi annuali e pluriennali e nei relativi piani di spesa, anche sulla base delle indicazioni degli uffici periferici del Ministero;

–          mediante accordi di federalismo demaniale culturale, che trasferisce beni del patrimonio culturale dello Stato agli Enti Locali, secondo la procedura prevista dall’art. 5 c. 5 del D.Lgs. 85/2010, al fine di una migliore fruizione e valorizzazione dei beni stessi;

Ultimo aggiornamento

2 Luglio 2024, 23:41